Per combattere le infestazioni da bostrico, gli alberi infetti vengono abbattuti e rimossi dal bosco prima che i coleotteri possano diffondersi ulteriormente. Il legname infetto può essere scortecciato o distrutto per eliminare i siti di riproduzione del bostrico per impedire che le larve emergano e infettino gli alberi sani circostanti.
Per evitare la riproduzione dei coleotteri si stanno provando delle trappole ai feromoni: queste trappole vengono utilizzate per attirare e catturare i coleotteri adulti. Vengono collocati in aree dove è probabile che i coleotteri si diffondano, aiutano a monitorare i livelli della popolazione e prevengono infestazioni su larga scala.
Vengono anche usate nuove tecnologie, come i droni o le immagini satellitari per monitorare la salute delle foreste.
Un metodo chiave per aumentare la resilienza delle foreste è piantare varietà di specie arboree.
Le monocolture o le foreste dominate da una singola specie (come l'abete rosso), sono particolarmente vulnerabili al bostrico. Aumentare la diversità delle specie arboree rende le foreste meno suscettibili alle future infestazioni e migliora la stabilità dell'ecosistema.
Sono in atto sforzi per aumentare le popolazioni di predatori naturali che si nutrono di bostrico. Gli uccelli, come i picchi, possono ridurre in modo significativo le popolazioni di coleotteri. Promuovere l'habitat di queste specie può essere parte di una strategia di controllo naturale.
Le università hanno in corso ricerche su agenti biologici, come funghi o virus, che colpiscono il bostrico senza danneggiare altri organismi della foresta.
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