Le linee guida vie alpinistiche.

 Il giorno 28 settembre 2025  a San Martino di Castrozza, in occasione al raduno annuale dei principali gruppi alpinistici delle Dolomiti denominato "DOLOMIA" i vari presidenti hanno presentato il documento ufficiale da loro elaborato e condiviso sulla questione di come gestire le vie alpinistiche in Dolomiti.
 

LE VIE ALPINISTICHE;

LE LINEE GUIDA DEI GRUPPI ALPINISTICI DELLE DOLOMITI

Dal 2006 DOLOMIA rappresenta l'unione dei gruppi alpinistici delle Dolomiti. Ogni anno riunisce in unico luogo gli alpinisti che non solo scalano, ma vivono quotidianamente queste montagne, con l'obiettivo di creare un momento di incontro per condividere idee e creare insieme il futuro della montagna. DOLOMIA è uno spazio in cui si trasmettono i valori dell'alpinismo e si promuove una cultura della montagna, conciliando i legami tra chi la frequenta ogni giorno e chi si avvicina con rispetto e curiosità.

Le Dolomiti costituiscono un enorme patrimonio alpinistico di grande valore, che i gruppi alpinistici si impegnano a proteggere, preservare, far conoscere e tramandare.Con questo spirito sono state sviluppate le presenti linee guida, volte a condividere tali valori e a salvaguardare al meglio le vie alpinistiche delle Dolomiti , sopratutto quelle più frequentate.

I punti che seguono costituiscono indicazioni operative,non siamo in un ambiente standardizzato,ne possiamo o dobbiamo trasformare le Dolomiti in un parco giochi.Gli unici riferimenti fermi sono il rispetto dell'etica di chi ha aperto la via e il mantenimento del carattere tipicamente avventuroso delle Dolomiti.

Si auspica che tutte le persone che praticano l'alpinismo sulle Dolomiti siano consapevoli della propria responsabilità e adottano le necessarie precauzioni per muoversi in sicurezza. La sicurezza assoluta in natura non esiste, perciò l'alpinismo deve possedere una profonda conoscenza dell'ambiente e delle proprie abilità, esercitando una costante responsabilità personale.

PUNTI FONDAMENTALI DELLE LINEE GUIDA.

1- LE VIE ALPINISTICHE.

Le vie alpinistiche che eventualmente hanno bisogno di manutenzione, per priorità sono le vie più ripetute e più rinovate, includendo quelle aperte cento anni fa, fino a quelle più recenti e di tutti i gradi di difficoltà. Non viene esclusa la volontà di eseguire manutenzione sulle vie, che attualmente, non vedono molte ripetizioni.

2- COMPETENZA DEI GRUPPI ALPINISTICI 

Ogni gruppo alpinistico e le guide alpine sono il punto di riferimento per la manutenzione e le eventuali modifiche delle vie del proprio territorio, comprese quelle aperte da altri gruppi, senza alterare l'essenza dell'itinerario originale. Ogni gruppo si riserva la volontà di contattare la persona o il gruppo di appartenenza di chi ha aperto la via.

3 - RISPETTO DELLA TRADIZIONE E DELL'ETICA DELLA VIA.

È fondamentale rispettare l'idea originale dell'apertura e la modalità di chiodatura usata per tutte le vie che vengono individuate necessarie di interventi.

4 - MODALITA DI INTERVENTO.

È fondamentale preservare il carattere delle vie classiche continuando e usare chiodi e protezioni tradizionali laddove possibile. La tradizione del chiodo é importante per preservare la storia e lo spirito alpinistico. È consigliabile sostituire vecchi chiodi arrugginiti con nuovi, cambiare cordini, marci, evitando la creazione di clessidre o prese artificiali 

Per le soste che eventualmente hanno necessità di essere integrate, si tiene conto delle caratteristiche naturali della via. Dove esistono protezioni naturali, si cerca di integrare evitando l'uso di fix o spit, a meno che la conformazione della roccia lo renda necessario.

5 - ADATTAMENTO DELL'ETICA DEL LUOGO NELLE VIE.

È auspicabile che le nuove eseguono una logica coerente sulla parete, rispettando tutte le vie aperte sulla stessa. È responsabilità degli alpinisti attenersi all'etica locale e nel rispettare le tradizioni di arrampicata del luogo.

Prima di aprire una via nuova, si raccomanda di informarsi accuratamente sulla parete, poiché molte vie nelle Dolomiti non sono inserite nelle guide, sono poco conosciute e spesso poco attrezzate. L'obiettivo é evitare sovrapposizioni indesiderate.

6 - COINVOLGIMENTIDEI GRUPPI ALPINISTICI.

Qualsiasi modifica o intervento su una via, é auspicabile che venga preventivamente discusso con le guide e/o i gruppi alpinistici locali, per concordare la soluzione più adeguata e condivisa.

 

I GRUPPI ALPINISTICI:

GRUPPO SCOIATTOLI CORTINA

CAPRIOLI SAN VITO DI CADORE

RAGNI DI PIEVE DI CADORE

RONDI DI COMELICO

TUPAIE DI LASTE

CATORES VAL GARDENA

AQUILE DI SAN MARTINO DI CASTROZZA

CIAMORCESS VAL DI FASSA

CRODERES VAL BADIA 

SFULMEN DI MOLVENO.

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