Dino Buzzati, la fiducia nella natura - Il segreto del bosco vecchio

La montagna, il silenzio, i bisbìgli da interpretare, l’ aurea magica e fiabesca ricorre nei temi dell’opera d Buzzati. IL Bosco ecchio rappresenta la foresta sacra come la dimensione incontaminata, la vita, la natura, come forza disinteressata ed eterna. Il bosco è abitato dai “Geni”, custodi ognuno di un singolo albero della foresta, che possono trasformarsi in animali o uomini, uscire dagli alberi che costudiscono e vivere una vita simile alla nostra, “adeguarsi” al mondo esterno per diventare mediatori e far riflettere gli uomini su quanto la loro prepotenza, presunta superiorità e indifferenza per l’ambiente, siano l’errore vero, che porta alla distruzione di quella che anticamente era intima relazione di rispetto reciproco ma anche la simbiosi che faceva rigogliosi i rapporti e piantava semi di crescita. La morale è nel riconoscere come l’uomo che si inserisce nell’ambiente che trova, non lo riconosce come parte da rispettare ma solo da sfruttare con le conseguenze che conosciamo. L’antropizzazione (dal greco anthropos), l’intervento dell’uomo sull’ambiente, causa spesso effetti nefasti , modificazioni irreversibili, generalmente a discapito dell’uomo.

Buzzati riflette tra il 1933 ed il 1935 su temi che quasi cent'anni dopo sono davanti agli occhi di tutti. Un episodio è estremamente esemplificativo di come Buzzati sia lungimirante, visionario certo, ma estremamente lucido.

Vi suggerisco di leggere l'episodio in cui delle farfalle, punizione metaforica della morte per il protagonista, si insinuano nel Bosco Vecchio per far capire al Caporale Procolo -fautore della distruzione per denaro del bosco e anche del suo imberbe nipote, che basta poco per creare squilibrio e distruzione. Le farfalle sono quello che il @bostrico sta creando nei boschi in questo nostro momento. Una silenziosa, invisibile distruzione. Nel breve racconto Dino Buzzati introduce il vento che porta altre larve che combattono gli esseri che succhiano la vita dei grandi alberi e, sconfiggendoli, ripristinano l'armonia del bosco e la crescita sana di tutti i componenti.

Un breve romanzo che dona serenità e riflessione sul nostro essere uomo in un pianeta verde, bianco e azzurro dove siamo solo ospiti. 
Enrica Bergamo 20.11.2022