Via ferrata Costantini alla cima Moiazza

INFORMAZIONI  FERRATA GIANNI COSTANTINI

Il punto di partenza é al grande parcheggi nei pressi del rifugio Tome al Passo Duran.
Prendere le indicazioni per il rifugio Carestiato seguendo il sentiero CAI 549 che sale con pendenza costante e mai troppo ripida.
Raggiunto il rifugio in circa 45 minuti è possibile individuare l’attacco della ferrata grazie a un grosso quadrato rosso dipinto sulla parete.
Il primo tratto di ferrata in obliquo verso sinistra parte già bello tecnico e impegnativo, con pochi appoggi per i piedi .
Finito il lungo diagonale la via sale ora verticalmente con tratti anche strapiombanti, ma delle staffe in ferro facilitano la progressione .
Raggiunto forcella delle Masenade a 2650 fare attenzione a tratti esposti senza la corda metallica. Si prosegue sempre in ferrata con alcuni tratti ancora impegnativi fono all’ambita cima della Moiazza Sud a 2878 metri dopo circa 7h dal punto di partenza.
La discesa anch’essa non banale e sopratutto, si sente la fatica fatto nella salita, si sviluppa tra cengie, ghiaioni e tratti ferrati.
Come riferimento abbiamo accedere alla cengia Angelini, raggiungere il bivacco Ghedini e per finire seguire il sentiero CAI 554 che porta nuovamente al rifugi Carestiato e al parcheggio dell’auto.

NOTE TECNICHE

Punto di partenza: rifugio Pome - Passo Staulanza a 1605 metri
Gruppo montuoso: cima Moiazza 2878 metri
Versante: Sud
Punti di ristoro: rifugio Pome e rifugio Carestiato
Tempo salita 7h circa
Tempo discesa 3,30h circa
Tempo totale: 10h-11h circa
Dislivello salita/discesa 1278 metri circa
Difficoltà: molto impegnativa
Passaggio chiave: traverso verso destra.
Copertura telefono: buona
In caso di soccorso chiamare 118

ATTENZIONE ‼️
- I tempi sopra indicati possono variare in base alle capacità dell’escursionista.
- Consigliato a coloro che fanno fatica a superare il traverso iniziale di abbandonare la via
- Assicurarsi delle previsioni meteo.
- Consigliato partenza dal rifugio Pome alle ore 6.30.
- Possibilità di bivaccare al rifugio Ghedini