Programma del trekking dall'Alpe di Siusi a Cortina
Primo giorno
Il trekking inizia a Selva di Val Gardena, dove si prende la cabinovia Alpe di Siusi che porta all'Alpe. Seguendo dei facili e pianeggianti sentieri immersi in meravigliosi prati verdi si arriva all'imbocco del grande e maestoso anfiteatro del Sasso Lungo che porta all'omonima forcella, dove si trova il rifugio Demez che si affaccia al gruppo montuoso del Sella e del Piz Boè.
Pernottamento al passo Sella.
Secondo giorno
Dal passo Sella si imbocca il sentiero pianeggiante che costeggia le pareti nord del Sella fino ad arrivare all'attacco della via ferrata delle Mesules. La ferrata, considerata impegnativa all'inizio, sale per pareti verticali fino alla grande cengia mediana, per poi raggiungere più facilmente il vasto altipiano delle Mesules, che si percorre lungo un sentiero fino al rifugio Maria, la terrazza più bella delle Dolomiti.
Pernottamento al passo Pordoi.
Terzo giorno
Appena dopo il passo si prende lo storico sentiero del Pan uno dei più panoramici e spettacolari di tutto l’arco alpino al cospetto del ghiacciaio della Marmolada. Arrivati a Porta Vescovo, si percorre la via ferrata delle Trincee, arrampicando su caratteristica roccia vulcanica.
Pernottamento al passo di Fedaia.
Quarto giorno
Si sale lungo il ghiacciaio della Marmolada fino al punto più alto di tutto l'arco dolomitico a 3300 metri da dove si ammira un'entusiasmante panorama su tutto l'arco alpino. La discesa si effettua per la via normale fino al Pian dei Fiacconi, da dove, mediante cestovia, si ritorna al passo di Fedaia. Con il servizio taxi ci si trasferisce al passo Falzarego, dove si prende la funivia che porta al rifugio Lagazuoi, da dove lo spettacolo del tramonto e, all'alba, del sorgere del sole è di incomparabile bellezza.
Pernottamento in rifugio.
Quinto giorno
L'ultimo giorno si affronta la via ferrata Lipella che porta alla cima della Tofaa di Rozes. Un bellissimo itinerario che sale lungo la grande parete ovest della Tofana di Rozes, attraversando una galleria scavata nella roccia dall'esercito italiano durante il Grande Conflitto Mondiale 1914-18. La ferrata, di media difficoltà, è perfettamente attrezzata e sale fino in vetta a 3225 metri di quota. Il panorama dalla cima della Rozes è grandioso, spaziando dalle cime dell'Austria fino ai grandi ghiacciai delle Alpi. La discesa si effettua per sentiero dal versante opposto fino al famoso rifugio Giussani, gestito dall'amico Mauro, per un meritato pranzo.
Rientro a Cortina in taxi.
NOTE
Le tappe possono essere modificate dalla Guida Alpina in base alle condizioni meteorologiche, alla sicurezza e alla preparazione dei partecipanti.
Il bagaglio personale viene trasportato nei vari punti di pernottamento dall'organizzazione Dolomiti SkiRock, mentre durante l'escursione ogni partecipante dovrà portare il proprio zaino con i viveri di conforto, la giacca anti pioggia e il materiale tecnico.
Materiale necessario
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